06 Gen 7 motivi che non ci fanno realizzare i buoni propositi
Ogni anno ci riproponiamo di fare qualcosa di meglio, qualcosa di importante per noi… ma immancabilmente non ci riusciamo o, alla meglio, realizziamo solo un obiettivo su mille.
Il clima di festa, avere un po’ di tempo in più per noi, il passaggio simbolico ad un nuovo anno, sono tutti fattori che ci aiutano a capire che qualcosa nella nostra vita non va come vorremmo e, giustamente, ci spingono a voler migliorare.
C’è chi vuole curare di più la propria salute, dimagrire o fare sport; altri vogliono imparare una nuova lingua o a suonare uno strumento musicale; c’è chi desidera una vita sociale più ricca; insomma, ognuno ha i propri sogni, eppure non è facile realizzarli.
Perché è così difficile mantenere questi buoni propositi? Com’è possibile che accada ogni anno?!
Un motivo c’è, anzi ce ne sono 7!!
Vediamo insieme per capire dove sbagliamo e come farcela quest’anno!
1) Il motivo più stupido, eppure il più diffuso, è che dopo il periodo di vacanze riprende la routine. Torniamo alle abitudini che riempiono il nostro tempo e che fanno scorrere il tempo immutato. In questo modo rimaniamo passivi di fronte alla nostra vita e ci illudiamo di non poter cambiare… fino alle prossime vacanze! Si tratta di un errore della mente, è solo un’illusione, altrimenti ogni anno non sentiremmo il desiderio di cambiare. Per sconfiggere questo pericolo evita di riprendere le vecchie abitudini: non andare sempre nella stessa pizzeria, prova a portare il cane a passeggio in un orario diverso, dopo pranzo fai due passi invece si leggere il giornale… allo stesso modo cambia le cose più importanti!
2) Un altro fattore che spesso ci sabota risiede nell’utilizzo scorretto delle proprie energie. Chiediti quanto energie metti in attività che non ti interessano. Quante cose fai solo perché hai sempre fatto così? perché te l’ha chiesto qualcuno? perché ci sono persone che dicono che “si deve”? o perché ti sembra faticoso cercare altre modalità? La risposta sarà comunque troppe. Domandati dove puoi disinvestire energie senza pagarne eccessive conseguenze e fallo, magari gradualmente per scoprire cosa succede (di solito nulla se non che starai meglio). Scegli quello che per te è importante, ciò che può fare la differenza e dedicagli con costanza un po’ delle tue risorse ed energie ogni giorno.
3) Come le energie anche il tempo è una risorsa preziosa che spesso impieghiamo male. A volte abbiamo troppe cose a cui pensare e dedicare il nostro tempo, che sembra non bastare mai. Spesso siamo disposti a saltare i pasti o a perdere ore di sonno, sacrifichiamo affetti e relazioni massacrandoci di lavori e attività che non abbiamo scelto di fare (commissioni, burocrazia, ecc). Possiamo uscirne pianificando una mezza giornata alla settimana in cui fare tutte le attività che ci pesano, farle senza rimandarle, concentrati, tutte di fila. Così ce ne liberiamo e non le trasciniamo di continuo. Fissiamo invece dei periodi fissi sull’agenda per fare quello che ci interessa, come se fosse un appuntamento con noi stessi, che non disdiremo, rispettando noi come facciamo con gli altri.
4) A volte ci blocca la fatica di “dire no“. Vorremmo cambiare qualcosa, ma per farlo bisogna dire di no al nostro collega o a nostra zia, rifiutando di fare un favore o di andare a trovarli. Magari ci resteranno male… ma non ci rimanete male anche voi quando dovete rinunciare a fare quello che volevate? Le relazioni importanti stanno in piedi per altri fattori, non solo per i favori fatti. Se per quel “no” la relazione subirà dei danni fatevi delle domande sulla qualità del legame che avevate costruito o su cosa quella persona voleva veramente da voi.
5) Spesso siamo spaventati dalla fatica di cambiare. E’ vero, cambiare implica un investimento di energie, fa parte della termodinamica, “nulla si crea e nulla si distrugge” ma serve energie (e quindi fatica) per trasformare qualcosa. Il punto centrale è di vedere questa fatica come quella necessaria per far partire una macchina in discesa: all’inizio bisogna spingere, ma poi la macchina va da sola! Pensiamo al risultato finale e troviamo la forza di iniziare.
6) Un aspetto che viene comunemente sottovalutato riguarda la paura del successo. Cambiare può portare degli svantaggi, solitamente emotivi: alcuni amici potranno essere invidiosi, altri prenderci in giro perché siamo diventati “diversi” da loro e da come eravamo prima. Partiamo da una considerazione cinica: se qualcuno ci vuole criticare lo farò lo stesso, che noi cambiamo o restiamo uguali. Tanto vale diventare come vogliamo!
7) E finiamo con il più insidioso dei pericoli: le distrazioni! Già, sulla via che ci porta al cambiamento ci sono mille cose da fare, anche belle, che ci incuriosiscono, che nutrono la nostra mente (guardare un bel film) o, semplicemente ci divertono (andare al mare nel weekend). Attenzione: cambiare non vuol dire “massacrarsi per cambiare”. Cambiamo per stare meglio e godere della vita, quindi teniamoci le distrazioni, ma escludiamole quando stiamo facendo qualcosa di importante, ad esempio spegnendo il cellulare, non guardando le mail, facebook o internet neanche per una sbirciatina. Queste cose le faremo dopo.
Bene, che siano realtà e non solo buoni propositi!!
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