14 Mag Un chilo di batteri nel nostro corpo in grado di regolare l’UMORE – Connessioni tra intestino e cervello
Articolo a cura di Sara Achilli
Il quadro di riferimento.
È ormai noto che per essere in buona saluta fisica e mentale è necessario che tutto il nostro organismo sia in fisiologia. Come ci spiega bene la PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia) tutti i sistemi sono collegati fra di loro e il mal funzionamento di uno di essi può portare a patologie in organi anche lontani dal sistema compromesso.
Cervello ed intestino, ad esempio, sono direttamente collegati attraverso il nervo vago e la comunicazione tra loro avviene in modo bidirezionale. Vediamo due casi tipici di questa comunicazione: stress ed emozioni negative possono danneggiare la produzione di enzimi utili per la digestione, mentre disordini intestinali possono influire direttamente sullo stress. L’intestino, detto anche secondo cervello, possiede una vera e propria rete nervosa autonoma con un numero di neuroni superiore a quelli del midollo spinale. Più in generale tutto l’apparato gastro-intestinale gioca un ruolo fondamentale nella salute del nostro organismo e del primo cervello. Pensiamo solo alla serotonina, il cosiddetto ormone della felicità: il 95% della serotonina viene prodotta nell’intestino e serve per iniziare il riflesso peristaltico e a regolare i movimenti e l’attività digestiva. L’infiammazione intestinale attiva l’enzima che demolisce questo ormone. Di conseguenza un intestino danneggiato produrrà meno serotina disponibile a livello cerebrale. Ci sono tante altre sostanze (peptidi) che vengono prodotte sia dal primo che dal secondo cervello con funzioni diverse (ad. esempio Acetilcolina, Ghrelina, Oppiodi ecc.) ed è quindi evidente che la comunicazione tra i due sistemi è molto stretta, molto più di quel che si pensi
Non tutti sanno che…
C’è un altro aspetto meno noto, ma molto importante, rispetto al tema di cui ci stiamo occupando. Ormai numerose ricerche hanno dimostrato come un intestino danneggiato può influire direttamente su: umore, stress, depressione, mancanza di motivazione, fobie, ossessioni, bulimia, disturbi della memoria e concentrazione, disturbi del sonno, nervosismo, panico, tendenza alle dipendenze ma anche portare a malattie autoimmuni, infiammazioni croniche e varie patologie anche gravi. La scorretta digestione degli alimenti, l’assunzione di cibi raffinati o grassi, l’abuso di medicinali, stati di stress prolungato, la mancanza di attività fisica, sono tutti fattori che possono determinare l’infiammazione a livello intestinale e compromettere drasticamente la flora batterica e di conseguenza il buon funzionamento dell’intestino e del sistema immunitario. Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che la comunicazione tra i due cervelli coinvolge anche le interazioni con il microbiota intestinale (ovvero l’insieme dei batteri che popolano il nostro apparato gastro-intestinale), che rilascia molecole di segnalazione che possono giocare un ruolo importante nella regolazione del cervello e del comportamento.Ad esempio il microbiota produce sostanze neuroattive ed i loro precursori (ad esempio il triptofano), che possono raggiungere il cervello attraverso il sistema endocrino.I batteri possono influenzare le funzioni cognitive e l’umore attraverso meccanismi indiretti (ad esempio, l’attivazione immunitaria) e dirette (ad esempio, i recettori Toll-like sulle cellule gliali).
Come possiamo quindi ripristinare il corretto funzionamento dell’intestino?
Un primo livello di intervento base e importante per le implicazioni che può avere in ogni situazione, dal mal di testa cronico all’ansia, fino ai disturbi di apprendimento consiste nelripristinare la flora batterica compromessa utilizzando probiotici mirati, sfruttando il ruolo dei cibi prebiotici, variare molto l’alimentazione mangiando un po’ di tutto a rotazione, al fine di alimentare correttamente tutte le specie batteriche presenti nell’organismo (oltre 500!), che naturalmente hanno ruoli diversi ma tutti altrettanto utili per il corretto funzionamento dell’apparato gastro-intestinale. Inoltre è fondamentale ridurre il consumo di grassi saturi e zuccheri raffinati (poveri di vitamine e minerali) e incrementare l’attività fisica. È poi possibile agire a livello più mirato, in modo da ottenere miglioramenti e ripristinare risposte corpo-mente più fisiologiche rispetto a specifiche reazioni emotive, processi di somatizzazione, intolleranze e allergie, iperattività, concentrazione e altro. Nello spazio di questo articolo non è possibile entrare in tutti questi dettagli. Chi fosse interessato ad approfondire può iscriversi alla newsletter per rimanere aggiornato sui prossimi articoli a tema o frequentare uno dei nostri nostri, in ognuno di essi c’è sempre una parte specifica sul ruolo della nutrizione rispetto al tema affrontato.