02 Gen Prima di fissare obiettivi e buoni propositi, fai questa analisi
In questo periodo dell’anno ci si lascia prendere dal meraviglioso entusiasmo di voler essere persone migliori, professionisti più affermati e di voler vivere meglio. È fantastico e tutti dovremmo portare avanti questo atteggiamento tutto l’anno… tuttavia, per fare realmente il salto di qualità, per vivere veramente meglio, dovremmo prima farci alcune domande.
Stiamo inseguendo il nostro sogno di vita o quello della cultura in cui viviamo? È un sogno chiaro e ben definito, oppure ‘sporcato’ dai desideri e dalle richieste di chi ci sta (o stava) intorno?
Vogliamo evolvere… ma qual è il punto di partenza? Ci conosciamo veramente bene? Siamo onesti con noi stessi rispetto a chi siamo ora e come ci comportiamo ogni giorno?
Queste prime riflessioni toccano molti temi e possono essere approfondite in differenti modi, vediamone alcuni.
Quando fissiamo un punto di arrivo, ad esempio “vorrei scrivere un libro“, “vorrei avere più clienti/pazienti“, “fare più sport“, “dedicare più tempo a me” è così via… che cosa stiamo ricercando veramente?
In realtà, attraverso quell’obiettivo stiamo cercando auto-affermazione? Oppure la conferma di essere speciali? E – in questo caso – perché ne abbiamo bisogno? Per sentirci di successo, migliori di altri, per attirare amore o altro?
Spesso non riusciamo a raggiungere un obiettivo perché non è realmente un punto di arrivo, ma solo un mezzo che abbiamo identificato per qualche bisogno più profondo.
Una buona guida per analizzare e capire i reali bisogni sottostanti, può essere quella dei Bisogni Ancestrali.
Il modello dei Bisogni Ancestrali deriva dall’analisi dei bisogni primari dell’uomo secondo alcuni criteri essenziali: 1) se non vengono soddisfatti (se sono soddisfatti male e in modo disfunzionale) portano alterazioni funzionali (pensiero, emozioni, motivazione, ecc.) ma anche strutturali (alterazioni della neurobiologia sottostante alle suddette funzioni), rivelandosi un meccanismo centrale nei processi psicosomatici; 2) sono comuni a tutti i mammiferi, individuabili tramite l’osservazione e sono il risultato di anni di ricerche sul campo; 3) rappresentano un meta-modello, in grado di integrare ogni altro modello di bisogni, motivazionale o di personalità, fornendo nuove chiavi di lettura.
Vediamo alcuni esempi pratici
Il primo è il risultato della scheda di lavoro che abbiamo sviluppato proprio per questo scopo. Vuoi usarla anche tu? Puoi scaricare una scheda vuota e l’esempio che vedi qui sotto da questo link: scarica la scheda di lavoro vuota e l’esempio.
Altri esempi sono: fare attività fisica (ad esempio attraverso il proposito di andare in palestra o a correre) può essere un modo positivo per riprendere controllo (Bisogno Ancestrale di Controllo e Sicurezza) sulla propria salute mentale e fisica.
Di contro aumentare il lavoro (proposito di lavorare di più o di aumentare il numero di clienti/pazienti) può aumentare la sicurezza economica, ma non è sufficiente se c’è un problema di scarso controllo nelle spese. Questo può avvenire, ad esempio, per una fragilità in questo stesso bisogno (non si sono sviluppate capacità di auto-regolazione e di monitoraggio sistemico), oppure per una disfunzione vicaria di un altro bisogno, ad esempio se si spendono molti soldi con lo scopo di farsi amare (bis. di Amare ed Essere Amati) o accettare da qualcuno (bisogno di Auto-Affermazione e Sicurezza).
Un ultimo esempio riguarda il desiderio di dedicare più tempo a sé stessi, che può essere un modo per gratificarsi (Bisogno Ancestrale di Piacere), oppure per rigenerarsi e poter essere più produttivi (Bisogno di Creare e Produrre) oppure ancora per imparare a stare bene da soli in modo autonomo (Bis. di Essere Amati) o per riscoprire la libertà persa di cui necessitiamo per dare equilibrio, slanci motivazionali, creatività e curiosità esplorativa (bisogno di Libertà).
Se stai fissando i tuoi obiettivi o se stai aiutando qualcuno a farlo, prova ad analizzare come realizzano o penalizzano i Bisogni Ancestrali.
Puoi anche – e forse sarebbe meglio – provare ad invertire il procedimento. Fai il punto su come sono messi i bisogni ancestrali in generale, quali sono soddisfatti adeguatamente e quali no, quali trovano libera espressione e quali sono sacrificati o soppressi per troppo lungo tempo.
> Scarica la scheda di lavoro e inizia ad usarla subito.
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Hai tante possibilità, in base ai tuoi scopi:
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